Il piccolo borgo di “Cento Camerelle” è un mix di colori e tradizioni flegree.

Attraversare i suoi viottoli è un meraviglioso salto nel passato, e dà la possibilità, a chiunque passi di lì, di godere di una vista mozzafiato sul mare. Alla fine del percorso, sono poste le strutture dalle quali deriva il toponimo odierno e che, conosciute sin dal ‘500, erano definite dalla tradizione letteraria anche come “Prigioni di Nerone”. Sia per l’intricato sistema di cunicoli del monumento, sia perché qui Nerone – come racconta Tacito – accolse la madre prima di ordinarne l’assassinio. Cento Camerelle è luogo intriso di storia, dove l’accoglienza delle famiglie che ci vivono, concorre a renderlo ancora più magico.

Ad accoglierci, nella piazzetta iniziale di questo gioiello nascosto, ora c’è il colorato murale, realizzato dall’artista Alessandro Ciambrone, dedicato a Procida Capitale della Cultura. “Ho sempre desiderato valorizzare il patrimonio culturale – scrive nella sua biografia l’artista – con la mia pittura accendo riflettori per esaltare la bellezza di monumenti, architetture e paesaggi. Immagino fuochi d’artificio per festeggiare la gioia che la visione del bello provoca nel mio cuore.

La street-art, da anni parte integrante delle nostre città, accende una luce anche in quei luoghi meno conosciuti, che diventano così attrazione per visitatori e curiosi. Un modo per non lasciare mai che cadano nel dimenticatoio o che siano trascurati, unendo storia antica e arte contemporanea.

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