La rinascita della macchia

Col coincidere della fine di Febbraio, l’arrivo di Marzo porta con sé una vera e propria rinascita del verde.

Tra i sentieri dei Campi Flegrei, la macchia mediterranea, si appresta a ripartire, accompagnata dall’aumento delle temperature. Superato l’inverno infatti, sono molte le specie che fiorendo, ricoprono di colori primaverili il nostro territorio.
A saltare agli occhi per primo, è il giallo delle precoci fioriture di Ginestra spinosa, che anticipa le sue parenti di qualche mese, distribuendo sprazzi giallo accesi, sulle pareti dei nostri vulcani.

Meno appariscente, ma di grande intensità, è il Lentisco, che porta alte le sue piccole e fitte infiorescenze : quelle femminili di colore verdastro, mentre quelle maschili d’un rosso inconfondibile.

Salendo leggermente di quota, è possibile notare degli arbusti completamente ricoperti da centinaia di profumati e piccoli fiori bianco crema, siamo in presenza dell’Erica arborea, una specie classica mediterranea, dalle proprietà poco conosciute. Le infiorescenze dell’Erica infatti, portate ad infuso, risultano disinfettanti, antireumatiche e diuretiche. Le fitte fronde di questa specie in passato venivano legate in fascine, ed utilizzate a mo di scopa, regalando all’Erica il soprannome di ‘’scopiglia’’.
Abbassando lo sguardo, dagli arbusti alle erbacee, tra le arancioni Calendule, spesso si intravede l’intenso viola/azzurro dell’Erba viperina. Conosciuta anche come Viperina azzurra, nella medicina popolare ha fama di possedere proprietà emollienti ed espettoranti, in più le foglie bollite, risultano essere un toccasana contro i dolori addominali.
Meno comuni, ma non meno belli, sono infine, gli Asfodeli. Questi fiori bianchi, considerati sacri dai Greci, sono particolarmente resistenti alle avversità metereologiche, ed adornano le creste dei rilievi flegrei.

In un crescendo esponenziale, Marzo risulta essere solo l’inizio dell’esplosione delle fioriture mediterranee, che raggiungeranno il loro apice nell’arco di due o tre mesi.