Terra murata, la terrazza sul golfo.

Con le sue fortificazioni medievali e i cannoni risalenti alla Repubblica napoletana del 1799, Terra Murata è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti di Procida da cui è possibile ammirare tutto il golfo di Napoli. Fu costruita in funzione difensiva per proteggere i cittadini dalle numerose invasioni barbariche e dai saccheggi saraceni. Le stesse abitazioni, infatti, furono realizzate in maniera tale da realizzare un vero e proprio scudo. Fino a quando, nel Cinquecento, furono erette le mura attualmente visibili.

Una delle costruzioni più importanti, una volta giunti in cima, è senza dubbio il Palazzo d’Avalos, realizzato alla metà del ‘500, e poi divenuto Palazzo Reale. Nel 1830 l’edificio fu trasformato in una vera e propria cittadella carceraria, chiusa poi nel 1988. Attualmente è possibile ammirare il Palazzo d’Avalos solo dall’esterno.

Subito dopo troviamo l’Abbazia di San Michele la cui prima realizzazione avvenne tra l’VIII e il IX secolo. L’attuale struttura risale al Cinquecento e all’interno custodisce diverse opere d’arte, come un dipinto raffigurante San Michele che sconfigge Satana, opera della scuola di Luca Giordano. Si racconta che una delle tante incursioni che l’isola subì, fu evitata proprio grazie all’apparizione miracolosa di San Michele davanti alle truppe dei barbari. Questi ultimi, presi dalla fretta di fuggire, gettarono in mare una pesante ancora, che è ancora oggi custodita nell’abbazia.

I piani inferiori, invece, sono la sede di un ossario ed una biblioteca dotata di 8.000 libri e manoscritti antichi.

Davanti all’ingresso principale della chiesa si apre la piazza Guarracino, l’antico punto di riunione del popolo. In Via del Borgo è invece possibile ammirare un’abitazione scavata nel tufo e sviluppata su tre livelli, con scale esterne per accedere ai piani superiori, tipica dell’architettura in stile procidano.