Ludovico Quandel “padre” nobile di Monte di Procida.
Monte di Procida è il più piccolo dei comuni flegrei con una popolazione che non raggiunge i 15.000 abitanti. Monte di Procida è noto soprattutto per le specialità culinarie (non solo la cistecca di cui abbiamo parlato in passato), per la storia marinaresca e per il forte legame con gli Stati Uniti d’America. Eppure c’è una piccola grande particolarità riguardante il caratteristico comune flegreo, che in pochi conoscono: fino al 1907 Monte di Procida era una frazione del comune isolano di Procida, unico caso in Italia dove la porzione della terra ferma dipendeva da quella insulare. Singolare anche la storia del personaggio che si adoperò per l’indipendenza dall’isola. A prodigarsi per il riconoscimento come comune indipendente da Procida fu un ex tenente dell’esercito borbonico: Ludovico Quandel.
LUDOVICO QUANDEL – Ludovico Quandel, nato a Napoli nel 1839, era un tenente dell’esercito borbonico che combatté fino all’ultimo contro i Savoia nell’assedio di Gaeta. Da sconfitto venne prima imprigionato a Capri e poi a Santa Maria. Una volta ottenuta la libertà a lui, come ad altri suoi commilitoni, venne proposto di entrare nell’esercito fedele al Re Savoia, ma Quandel preferì ritirarsi a vita privata a Monte di Procida, che era allora ancora frazione dell’Isola di Procida.
IL REFERENDUM – L’ex militare borbonico assunse la carica di vice sindaco di Procida e da tale carica combatté la battaglia per la “scissione” del borgo. Il comune nacque amministrativamente il 27 gennaio 1907, quando un referendum sancì la separazione della parte di terraferma e del vicino isolotto di San Martino dal resto del comune, formando così l’attuale comune di Monte di Procida. La ratifica venne appunto sancita da Re Vittorio Emanuele III poco dopo. Nel corso degli anni pur rimanendo attivo nella vita politica e sociale montese Ludovico Quandel non volle mai assumere la carica di sindaco del piccolo comune per non giurare fedeltà al Re Savoia, rivendicando la sua fedeltà ai Borbone. Quandel morì all’età 90 anni (1929) a Monte di Procida. Oggi la sala consiliare del più piccolo dei Comuni Flegrei è intitolata proprio a colui che può definirsi il padre di Monte di Procida.
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