Il piccolo promontorio circondato dal mare per tre lati, prima di essere il “Rione Terra” fu acropoli della colonia di diritto romano chiamata Puteoli. Dove per acropoli in termini moderni diremmo centro direzionale o city, vale a dire un concetto ed un’urbanistica differente dall’acropoli greca che si presenta con un sostanziale carattere religioso. La centuriazione, cioè la divisione dei terreni da assegnare ai singoli coloni, potrebbe essere stata attuata tra la Solfatara e il monte Gauro  (Charles Dubois). San Girolamo, vissuto tra il 347 e il 415 circa, rimane l’unica fonte dell’esistenza di una colonia greca nel golfo di Pozzuoli, ma nel territorio puteolano non è stata trovata la benché minima traccia di abitato o necropoli risalenti al 538 a.c. circa, anno della presunta fondazione. Tracce archeologiche e fonti scrittorie riferiscono agli ultimi decenni del III sec. a.c., ma è innegabile registrare l’entrata nella storia del popolo puteolano solo a partire dalla colonia romana del 194 a. c.. La visita del Rione Terra è improcrastinabile per chi volesse conoscere le strutture urbanistiche e attraverso un affascinante percorso, cogliere i momenti di vita e di svago dei suoi abitanti. Le strade, la macina, la taberna, il postribolo, un luogo di culto gentilizio eccezionale per i suoi affreschi e infine il Tempio/Duomo. Il tempio di Puteoli, considerati i materiali usati per edificare il podio, le perfette proporzioni tra le varie componenti architettoniche e la sua marmorea bellezza è la casa degli Dei descritta dal grande architetto romano Vitruvio, unico esempio al mondo visibile. Allo stesso momento si possono osservare l’imponente complessità della domus, la casa del vescovo e la cattedrale luogo di culto di concezione cattolica. Il percorso all’aperto offre a volte uno spaccato medioevale.

Quando visitare.

INGRESSO GRATUITO SOLO SU PRENOTAZIONE 

APERTURA SOLO SABATO E DOMENICA DALLE 10 ALLE 17