Dove il Monte Nuovo e Miseno descrivono una natura violenta e impietosa, la Foresta di Cuma rappresenta un ecosistema che si evolve in maniera lenta ed armoniosa. La foresta sorge ai piedi di uno dei più antichi vulcani dei Campi Flegrei, il Monte Cuma, dove sono ancora visibili tracce dell’eruzione dell’Ignimbrite Campana che sconvolse il Mediterraneo 39.000 anni fa. Sulla sommità del Monte Cuma sorge l’acropoli dell’antica Polis greca, prima colonia della Magna Grecia e porta della civiltà occidentale in Italia. Partendo dal promontorio e andando verso il mare, si percorre un cammino a ritroso nel tempo, attraversando la lecceta costellata di stagni permanenti e temporanei, uno complesso dunale tra i migliori conservati in Campania, la spiaggia ed il mare.  Quella di Cuma è l’ultimo lembo di foresta che si estendeva dalla foce del Volturno fino al lago Fusaro,  e che i romani conoscevano come Silva Gallinaria, per la presenza massiccia della Gallinella d’acqua. La Foresta di Cuma offre il suo meglio nelle notti d’estate, dove i suoi sentieri sono illuminati dalla luce delle lucciole.