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Da non confondere con il circo, dove si svolgevano gare equestri, lo stadio era concepito per   giochi che adesso chiamiamo atletica leggera. L’imperatore Antonino Pio intorno al 140 d.c. fece costruire lo stadio di Pozzuoli in onore del padre adottivo Adriano morto nel 138 ed istituì allo scopo la celebrazione dei giochi  Eusebeia (per divina riverenza).

Attualmente è visibile l’arco monumentale di inizio della struttura dello stadio che, attraversando la via Domiziana, proseguiva per trecento metri. Gran parte della pista e degli spalti sono precipitati nel vuoto. A causa del noto fenomeno bradisismico, nel corso dei secoli il suolo puteolano si abbassò di circa dodici metri. Le maree ebbero buon gioco ad indebolire la struttura geologica della piattaforma definita starza e quando questa tornò a risollevarsi franò inesorabilmente per buona parte. Lo stadio ne è muto testimone.