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Cuma. La Pompei dei Campi Flegrei

Tra i tanti preziosi siti archeologici flegrei il Parco Archeologico di Cuma è forse l’unico sito che racconta per intero la storia delle popolazioni che si sono succedute nei Campi Flegrei: da “l’età del ferro” fino a medioevo.

LA LINEA DEL DEL TEMPO – In molti molti sono abituati a pensare Cuma come il primo insediamento greco nella zona, in realtà è molto di più. In questo angolo di di terra infatti sono racchiusi molto di più. La storia di Cuma nasce molto prima rappresentando una vera e propria lina del tempo. Stranamente la storia di questa antica città dalle origini fino al 530 a.c. circa è stata finora scritta tenendo conto esclusivamente delle fonti letterarie. Evitando di enunciare cose ripetute migliaia di volte, invitiamo a conoscere Cuma nei suoi primi secoli di vita anche attraverso l’archeologia, sarà sorprendente scoprire come la realtà può essere più affascinante della leggenda. In uno spazio relativamente ristretto, la visita del parco archeologico di Cuma permette di cogliere il divenire della storia.

L’ETA’ PREELLENICA – Le ultime tombe preelleniche scoperte sono state ricoperte per la loro salvaguardia, trovandosi sotto il livello marino erano soggette ad allagarsi. I reperti in esse ritrovati sono esposti nel museo del Castello Aragonese di Baia. Sono perfettamente visibili le opere difensive greche del VI secolo a.c. e le modifiche dell’assetto urbanistico della città, mentre i mausolei sanniti mostrano le novità ideologiche della civiltà campana.

L’EPOCA ROMANA E OLTRE – L’adesione di Cuma alla Repubblica Romana portò a un grande sviluppo economico, evidenziato dalle grandi strutture architettoniche portate alla luce negli ultimi anni. Dalle rovine afferenti alle varie epoche, infine, si possono leggere le vicende storiche bizantine e medioevali, compresi i segni di una infausta occupazione saracena dei luoghi.

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