Pozzuoli e il mare: un legame indissolubile nel corso dei secoli.

Dal mare arrivarono i profughi dell’isola di Samo che qui fondarono Dicearchia. Fu proprio la sua collocazione sul mare e il suo “porto naturale” a far si che Roma qui creò il più grande sbocco sul mediterraneo, crocevia di merci e culture che rese Puteoli (l’odierna Pozzuoli), e tutti i Campi Flegrei, famosi nel mondo allora conosciuto. Oggi il mare per il più grande dei comuni flegrei è ancora l’elemento fondamentale, un legame rivolto soprattutto alla pesca e a tutto ciò che l’indotto riguarda.

LA PESCA – Dalla pesca dei polpi, a quella dei crostacei, passando per la “raccolta” dei frutti di mare fino alle paranze ogni tipo di attività in mare è presente nella marineria puteolana. Ciò che, però caratterizza forse di più la pesca puteolana è la cattura delle alici è del pesce azzurro, elemento caratterizzante per secoli anche della dieta degli stessi puteolani. Una pesca che ha ancora tante caratteristiche del passato, un rituale che notte dopo notte si ripete e che ha un suo fascino quasi ancestrale. Abbiamo passato una notte su di un peschereccio per raccontare la magia di un’arte antica.

UNA DANZA INFINITA – La pesca del pesce azzurro è un antico rituale che nasconde una magia unica. La pesca del pesce azzurro inizia alle prime ore della sera, appuntamento sulla banchina del porto e tutti a bordo del peschereccio. Ogni notte si battono luoghi diversi del mare flegreo per cercare di raccogliere quanto più pescato possibile da rivendere la mattina al mercato. Ogni notte il rituale si ripete in maniera identica. Una danza sull’acqua sempre uguale: lontani dalla terra sembra che il tempo si sia fermato, gesti antichi che affondano le radici in mare. Nel buio del mare aperto brilla la luce delle barche pilota che sistema le reti e che richiama i pesci vero il semicerchio accuratamente disteso in mare. La danza finisce con le reti che vengono issate e il pesce (alici e sgombri) sistemati nelle cassette.

IL RITORNO – Si ritorna a terra per vendere il pescato al mercato di Pozzuoli, i telefoni squillano per sentire le quotazioni e prendere gli ordini. Intanto albeggia e la terra flegrea si mostra in tutta la sua bellezza. Si va al mercato, solo dopo si torna a casa. Poche ore di sonno e si è pronti per la nuova danza sul mare.

Seguici su Facebook