Anfiteatro Flavio di Pozzuoli.

L’Anfiteatro di Pozzuoli, edificato nel I sec. d.c. dagli stessi architetti e con uguali materiali del Colosseo, dopo anche quello di Capua è il terzo per grandezza in Italia.
Ma per lo stato di conservazione dei sotterranei, solo a Pozzuoli può essere compresa la complessa organizzazione per rendere fruibili i diversi spettacoli che si svolgevano nella splendida arena.

 
L’interessante iscrizione ritrovata: Colonia Flavia Augusta/Puteolana pecunia sua, indica che il finanziamento dell’opera fu a totale carico dei puteolani. Un aspetto importante che risalta l’opulenza della città.
Lo studio architettonico dei sotterranei dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli ha permesso di precisare con certezza il tipo di spettacoli celebrati: combattimenti gladiatori, cioè tra gladiatori diversamente armati o venationes quando i gladiatori si scontravano con bestie più o meno feroci.

 

L’impianto non permette assolutamente la battaglia navale perché non è allagabile, l’acqua sarebbe comunque defluita attraverso gli efficienti impianti. Sono escluse corse di bighe o cavalli che si svolgevano nel circo e l’atletica che godeva degli appositi stadi.

 

Spettacoli di Gladiatori.

Furono gli etruschi a celebrare per primi i combattimenti gladiatori o munera in onore dei defunti, ma non era prevista la morte del perdente, probabilmente finivano al primo sangue. Anche le prime celebrazioni romane avevano lo stesso scopo. Abbiamo notizia della storica celebrazione del 264 a.c. dei fratelli Marco e Giunio Bruto in onore del defunto padre. Questi spettacoli ebbero un enorme successo e finirono per diventare uno strumento per ottenere consenso politico, venivano organizzati gratuitamente dai candidati alle elezioni per le cariche istituzionali in modo da acquisire benemerenza e quindi il voto. Divennero parte del costume romano, tanto da essere ritualmente dati dagli imperatori.
I gladiatori, all’inizio schiavi o prigionieri di guerra, con la partecipazione di uomini liberi divennero veri professionisti addestrati nelle apposite scuole, a loro volta intese come lucroso investimento.

L’Anfiteatro è visitabile tutti i giorni tranne il martedì giorno di chiusura. Dalle 9.00 fino ad un’ora prima del tramonto.